Quotidiano bitcoin satellite

Pubblicatio il 15 marzo 2015 | di bitquotidiano

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Il programmatore Bitcoin Garzik conclude l’accordo per lanciare ‘BitSats’ nello spazio

Jeff Garzik sviluppatore del Bitcoin core ha in corso un progetto coraggioso per mettere in orbita mini satelliti – per fornire sicurezza e un backup remoto per la moneta digitale di cui cresce l’archivio dei dati critici – che ha fatto un passo avanti per diventare realtà.

La società di Garzik, Dunvegan Space Systems, ha annunciato giovedi di aver firmato un contratto con il suo partner, Deep Space Industries Inc., per costruire il primo di 24 unità della costellazione “BitSats,” un’idea presentata quasi un anno fa.

Dunvegan prevede che i BitSats tengano un registro completo di bitcoin, del libro mastro di bitcoin la blockchain che continuerà a crescere, agendo come “nodi completi” per i più importanti backup di database di bitcoin in un momento in cui il numero di computer sulla terra che forniscono questo servizio di conservazione di vitale importanza è diminuita.

Separatamente, il signor Garzik ha detto che Dunvegan offrirà BitSats ai clienti paganti, che potranno utilizzarli per soluzioni di archiviazione di dati e servizi di comunicazione. Per tali imprese, che potrebbero scegliere un’operazione spaziale per, per una serie di ragioni, mantenendo fisicamente i dati più sensibili lontani da potenziali aggressori, l’azienda ha già un tariffario: $ 1 milione per un BitSat, 19 milioni dollari per la costellazione completa di 24 unità.

Questo scopo di lucro del business è per monetizzare un’operazione che era stata inizialmente concepita come un servizio pubblico volto a garantire la rete decentrata di bitcoin.

“Come programmatori, abbiamo sempre una domanda di alto livello: come si può risolvere il problema e allo stesso tempo molti altri problemi? E’ da qui che il modello di ricavi è venuto” ha detto il signor Garzik. “Fondamentalmente guardiamo [il BitSat] come una piattaforma che può fare le trasmissioni di dati on-demand a qualsiasi luogo della terra, nonché memorizzare i dati per i clienti.”

Garzik, lavora anche per processore di pagamento in bitcoin BitPay, ed è un membro del team di cinque persone assegnata a coordinare lo sviluppo e la manutenzione del software di base open-source di Bitcoin; inizialmente pensava BitSats avrebbe potuto “minare” bitcoin nello spazio. Ma ha aggiunto che i costi sarebbero stati proibitivi perchè necessari molti altri pannelli solari per alimentare i circuiti integrati ad alta potenza, necessaria per competere con le veloci miniere bitcoin sulla terra.

Comì com’è, i “nano-satelliti” BitSat sono piccoli – 10 cm x 10 cm x 30 cm. Eppure anche questo è più grande del prototipo (10x10x10) perché ha dovuto ospitare più pannelli per l’alimentazione del computer di bordo.

Le piccole dimensioni delle unità rendeno il lancia un’operazione molto più economica rispetto ai tradizionali satelliti su vasta scala che possono mettere in orbita molte altre apparecchiature.

Partner di Dunvegan, la Deep Space Industries, è già impegnata in progetti di veicoli spaziali commerciali, ma è forse più noto per il suo piano di sviluppo minerario negli asteroidi.

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